Tra le varianti disponibili nel processo di stampaggio ad iniezione, spiccano soluzioni innovative e di elevato contenuto tecnico quali lavorazioni multicolore e multimateriale.
Il parco presse di SPM vanta la disponibilità in tutti i tonnellaggi di supportare lo stampaggio multimateriale e multicolore a due ed anche a tre materiali contemporaneamente.
Sul mercato, uno dei primi ad utilizzare queste tecniche è stato il settore automobilistico; successivamente, questi processi di stampaggio si sono estesi a molti altri settori produttivi quali l’elettronica, la telefonia, gli articoli sportivi, etc. Il percorso di sviluppo tecnologico di questi processi di lavorazione è sempre in via di sviluppo e si prevede possa avere ancora notevoli margini di crescita sul mercato.
Multicolore
Il processo di stampaggio bicolore e tricolore ad iniezione (anche detto stampaggio multicolore) permette di raggiungere qualità e caratteristiche estetiche che richiederebbero costi elevati di produzione, mentre con questa tecnica di stampaggio viene sempre garantita un’ottima qualità unita ad un costo del pezzo molto basso. Lo stampaggio bicolore e tricolore ad iniezione ha sostituito in taluni casi lavorazioni convenzionali come la verniciatura o la serigrafia o lo stampaggio di più componenti separatamente destinati ad un successivo assemblaggio con costi e livello qualitativo assolutamente imparagonabili a quelli dello stampaggio multicolore. In altri casi addirittura si è riusciti ad ottenere risultati e raggiungere obiettivi impensabili mediante altre tecnologie di lavorazione. SPM ha sviluppato un’enorme esperienza in questa tecnologia ed è speranzosa e felice di poterla mettere a disposizione di nuovi progetti per soddisfare a pieno le aspettative del cliente.
Multimateriale o multicomponete
Il processo di stampaggio di materie termoplastiche multimateriale o multicomponente si è sviluppato per soddisfare un mercato propenso a richiedere articoli dalle caratteristiche fisico/strutturali ben precise. Le esigenze sono le più disparate, da quelle di natura tecnico funzionale a quelle prettamente estetiche di design. Per questo motivo si combinano materiali “rigidi” con materiali “morbidi”, oppure materiali dal forte impatto estetici ma meno strutturali con altri esattamente opposti, cioè più performanti dal punto di vista meccanico ma meno da quello estetico.